Forze dell'Ordine

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Prima lezione

Relazione della 360 SYSTEM

Presentazione e spiegazione degli obiettivi del corso:

Obiettivo fisico: accrescimento di armonia e reattività muscolare, accrescimento della coordinazione finalizzata alla difesa personale anche in situazioni di stress

Obiettivo psichico/psicologico: individuazione dei propri punti deboli, conoscenza dei pericoli della strada in modo da individuare prontamente le minacce ed intervenire correttamente in base alle differenti situazioni createsi, conoscere ed affrontare esattamente il tema della paura, saper evitare il divenire vittima e bersaglio di una aggressione.

Obiettivo operativo: acquisire la capacità di intervenire con la giusta procedura in sicurezza e velocità in rapporto ad ogni situazione di pericolo, riconoscere correttamente il “come-dove-quando” nell’uso delle armi a disposizione.

Spiegazione dei 5 elementi necessari e fondamentali di un buon sistema di difesa:

Carattere

Armonia

Principio

Strategia

Lavoro costante

Riscaldamento ed attivazione muscolare preliminare

Il gruppo verte in condizioni fisiche deficitarie, solo 7 minuti di esercizi per il primo gruppo e 10 minuti per il secondo, non ad alta intensità, sono stati ampiamente sufficienti per portare i gruppi al limite di sopportazione. Il precoce affaticamento degli agenti rafforza la necessità di fornire loro valide procedure di intervento che siano indipendenti dalla forma fisica e dalla resistenza muscolare.

Primo contatto

La pressione come strumento per apprestare la difesa, l’armonia del movimento e la elasticità, non irrigidirsi in situazioni di stress, aumento del carattere e dell’aggressività quando sottoposti ad attacchi

Ammanettare l’avversario

Come eseguire una corretta e veloce procedura di bloccaggio a terra e successivo ammanettamento in situazione di uno contro uno, tecniche per portare a terra l’avversario in sicurezza e controllo dell’avversario a terra

Discussione finale

Gli argomenti trattati durante la lezione vengono nuovamente affrontati oralmente e collettivamente per la risoluzione di eventuali dubbi insorti. Visione in gruppo di video dimostrativi su situazioni reali di strada.

Relax a terra

Impressioni personali:

I due gruppi sono abbastanza omogenei, anche se nel secondo gruppo appare leggermente maggiore la capacità di assimilare in fretta le nozioni e le tecniche impartite. La condizione fisica generale è assolutamente deficitaria, cosa che aumenta notevolmente la necessità di fornire loro nozioni e tecniche semplici da apprendere e che siano assolutamente svincolate dalla loro condizione fisica.

Seconda lezione

Briefing introduttivo sull’utilizzo del bastone estensibile.

Posizionamento sulla cintura

Impugnatura

Situazioni di utilizzo

Tecniche di bloccaggio con l’arma

Situazioni con molteplici avversari

Attacco/difesa

Addestramento pratico nell’uso del bastone estensibile

Prova di estrazione, di corretta impugnatura dell’arma ed esercizi su come portare il colpo

Simulazione di utilizzo durante aggressioni singole e con molteplici avversari

Utilizzo dell’arma nel bloccaggio dell’avversario, per portarlo a terra e controllarlo agevolmente, sia singolarmente che nel lavoro di coppia.

Ripasso delle tecniche della lezione precedente

Situazione di operatività reale:

Come controllare ed estrarre un cittadino dall’auto in assoluta sicurezza e velocità

Discussione riepilogativa della lezione e confronto sugli argomenti trattati e su eventuali dubbi insorti

Considerazioni personali

Aumenta sempre più l’interesse al corso, in continuazione vengono formulate delle nuove domande scaturendo dei dibattiti interni su situazioni realmente accadute, noto una grande partecipazione; gli Agenti sempre più motivati a creare un feeling tra loro. Sono sicuro che trarranno molti vantaggi dalle ore impiegate ad istruirsi.

Terza lezione

Per ottimizzare i tempi di lavoro ed ottenere il massimo apprendimento possibile degli allievi il gruppo di 12 è stato diviso in due parti di 6 elementi ciascuno. Una parte ha inizialmente lavorato su tecniche di pugno e calcio condotto da Elisa mentre l’altra parte ha appreso tecniche di lotta a terra e antigrappling con Marco e Maiko. Poi le parti si sono invertite di modo che chi inizialmente aveva lavorato a terra è andato ad assimilare le tecniche di pugni e calci e viceversa.

Tecniche a terra

- La caduta all’indietro: come cadere all’indietro senza subire gli effetti negativi delle spinte, come avere una posizione corretta dopo la caduta che permetta la veloce estrazione dell’arma, come rialzarsi velocemente senza l’ausilio delle mani.

- Svincolarsi dalla presa al collo da dietro

- Liberarsi dalla presa alla cintura da dietro

- Antigrappling: come rendere inoffensivo un avversario determinato a portarti a terra

- Liberarsi dalla presa al collo laterale

- Simulazione di aggressione per sperimentare l’efficacia degli insegnamenti impartiti

Il secondo gruppo resta nella sala principale dove svolge il seguente allenamento specifico su pugni a catena e calci dritti, e il lavoro a terra:

- 15 minuti di riscaldamento generale. Si parte con un ritmo sostenuto per rallentare dopo circa 9 minuti. Gli ultimi sei minuti alternano esercizi più lenti che richiedono per lo più l’uso delle gambe per prepararli agli esercizi che seguono. Il primo gruppo riesce ad arrivare alla fine dei 15 minuti, seppur con un po’ di fatica, senza fermarsi. Il secondo gruppo ha ceduto verso i 13 minuti e una parte si è proprio fermata.

- L’allenamento continua con la spiegazione di calci bassi e si fanno prove utilizzando il colpitore, prima da fermi, poi con “l’aggressore” in movimento verso di loro.

- Si procede spiegando come comportarsi se si finisce a terra senza che l’avversario ci sia venuto addosso ma sia rimasto in piedi vicino a noi. Si spiega come tenere le gambe – una col piede a terra vicino al sedere e l’altra sollevata pronta a calciare. Si fa vedere come ruotare sul terreno seguendo l’avversario che ci gira attorno cercando di colpirci. Si spiega come liberare la gamba nel caso ci venga presa – utilizzando il piede libero che scivola vicino alla gamba bloccata, andando a colpire la mano dell’aggressore. Si fa notare che se l’aggressore si allontana, non ci alziamo fino a quando la sua distanza non è tale da consentirci di tornare in piedi pronti a combattere. Se resta troppo vicino e non consente di tornare in una posizione di attacco è meglio restare per terra. A gruppi di 2-3 fanno varie prove per metter in pratica quanto spiegato.

Quarta lezione

Breve riepilogo di quanto spiegato nelle lezioni precedenti, soprattutto sul “quando devono essere utilizzate le armi a disposizione degli agenti”:

  1. Pistola: la utilizzo quando mi trovo di fronte un aggressore armato

  1. Manganello: lo utilizzo quando:

    • mi trovo di fronte più di una persona

    • il mio collega si trova in difficoltà ed è in corso una colluttazione. In questo caso utilizzo il manganello per portare a terra l’aggressore ed aiutare il collega.

  1. Manette: posso utilizzarle come arma ed usarle per tirare fuori qualcuno dall’auto, oppure utilizzandola facendo pressione sul collo o dietro le orecchie per allentare un soggetto poco collaborativo.

  1. Spray: posso utilizzarlo se sono aggredito da dietro oppure se devo fermare qualcuno che mi è molto vicino, non è armato e neppure fatto.

Dopo aver riepilogato l’obiettivo operativo (vedi lezione 1) si procede alla verifica della metodologia di reazione ed organizzazione di fronte a casi concreti.

Si fanno uscire dall’aula 2 agenti a turno e si organizzano situazioni verosimili in cui la coppia si troverà immersa rientrando in aula e dovrà prontamente agire di conseguenza.

Situazioni proposte:

  • Gli Agenti fermano un’auto che risulta rubata. Devono far scendere il conducente (che può anche essere armato) ed arrestarlo. Rifatto anche con la variante che include un passeggero.

  • Divisione di una coppia che litiga in strada con un discreto gruppo di persone che stanno assistendo al litigio. Rifatto con l’intervento di terzi nell’aggressione nel momento in cui intervengono gèli Agenti.

  • Viene notato un ragazzo che sta comprando una dose da uno spacciatore ed gli Agenti devono arrestare lo spacciatore e l’acquirente.

  • Gli Agenti sono stati chiamati dai vicini di casa di una coppia che sta litigando ferocemente e devono fermare i litiganti.

  • 2 soggetti stanno litigando ed uno vuole buttare dalla finestra l’altro.

Considerazioni personali: a parte un paio di coppie che hanno reagito con discreta prontezza, buona parte ha reagito con lentezza e forte indecisione. Molti di loro non si erano accordati sulla procedura da seguire ed alcuni si sono dimenticati che mentre uno agiva, il secondo doveva restare a copertura del collega, che in realtà pare essere il problema principale. Alcuni non hanno saputo che arma usare nella situazione proposta ed alcuni non hanno proprio reagito lasciando che il collega venisse malmenato. Riscontrato che molti di loro hanno paura di agire non solo perché non sanno bene cosa fare, ma anche per paura di esser poi accusati di eccesso di legittima difesa. Non avendo chiaro il regolamento vigente sulle procedure di intervento soprattutto in materia giuridica, hanno contribuito a formare in loro delle vere e proprie barriere: servirebbero allenamenti a cadenza costante per rimuovere gli ostacoli incontrati in loro.

RISULTATO FINALE DOPO TUTTO L’ADDESTRAMENTO:

E’ certo che questo tipologia di addestramento abbia riscontrato un grande interesse, grazie alla forte motivazione degli Agenti possiamo permetterci di dire che hanno superato le mie aspettative, acquisendo:

  • maggiore determinazione,

  • maggiore opportunità di prevenzione su episodi di aggressione e di violenza

  • operare da soli in sicurezza, problemi e rischi: opportunità di riuscita sicuramente maggiori

  • affiatamento del gruppo creando un ottima sinergia tra loro, e una maggiore consapevolezza del proprio lavoro

  • metodi più efficaci esponendosi meno ai rischi

  • maggiore consapevolezza ed abilità dei mezzi a disposizione

 

360 SYSTEM

Maestro Marco Vandelli

Assistenti Berselli Maiko, Guerzoni Elisa

 

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Roberto Scaltriti: 348 4923921
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